Allianz in Italia ha preparato e messo in atto un progetto che sembrava impossibile. Cinque anni fa ha iniziato un percorso che si è concluso a giugno di quest’anno.

Il 12 giugno scorso, presso l’Autodromo di Monza, per il secondo anno consecutivo, si è tenuta un’imponente convention, alla presenza di oltre 2mila agenti, dei vertici della Compagnia e del dott. Oliver Baete, membro del Board of Management di Allianz S.E. Nel paddock è stata allestita una riproduzione dello Stadio di Monaco, Allianz Arena. In quel suggestivo ambiente, l’Amministratore Delegato di Allianz Italia, George Sartorel, ha illustrato le tre mosse vincenti messe in atto dalla Compagnia:

Unificazione delle tre reti (Allianz Lloyd Adriatico, Allianz RAS e Allianz Subalpina) e creazione dell’Agenzia Digitale;

Multiaccesso e Offerta Modulare;

Partnership tra la compagnia e i suoi Agenti Partner sul territorio.

Le tre reti agenziali: Lloyd Adriatico, Ras e Subalpina, a seguito del progetto di fusione, sono state unificate sotto un unico brand: Allianz S.p.A. I 2.200 agenti delle tre divisioni, che hanno operato per anni con un proprio marchio, con propri prodotti e con organizzazioni tecnico-commerciali autonome sono, oggi, parte integrante del più ambizioso progetto che uno dei più grandi gruppi assicurativi e finanziari al mondo, ha deciso di mettere in atto in Italia. Una vera e propria “macchina da guerra” in grado di produrre fatturati di enormi dimensioni.

La Digital Agency e i prodotti interamente in bit, sono già una realtà. Con un iPad è possibile fare preventivi, emettere polizze in forma digitale, raccogliere la firma grafometrica e incassare con strumenti elettronici che prevedono la possibilità anche della mensilizzazione dei premi. Il tutto senza necessariamente operare in ufficio ma, ed è questa l’importante novità, direttamente presso la sede del cliente. In sostanza una vera e propria rivoluzione, nel mondo della distribuzione (anywhere, anytime).

La Modular Offer consente di ritagliare, su misura, un pacchetto personalizzato di garanzie assicurative che tengano conto delle esigenze del Cliente. In questo modo si possono proteggere i propri beni e i propri cari con premi che partono da 30 euro al mese (praticamente il costo di un caffè). In un periodo recessivo come quello che stiamo attraversando, questo sistema di elevata personalizzazione delle coperture può aiutare i Clienti ad avere un accesso morbido al mondo assicurativo.

Allianz ha deciso di non considerare il periodo che stiamo attraversando, come un momento di crisi, ma di opportunità. Le crisi economiche sono temporanee e cinque anni sono, decisamente, troppi per poter immaginare di tornare ai livelli pre 2008. Si deve pensare a nuovi orizzonti e a nuove strategie economiche.

Nella storia, ci sono stati altri periodi recessivi come gli attuali e, il più noto, è stato quello del 1929. L’America ebbe un crollo economico che influenzò tutti i Paesi con cui aveva rapporti economici. In un’economia globalizzata come la nostra, la crisi dei Subprime e dei relativi Titoli Spazzatura, ha inquinato tutto il mondo economico. La crisi del 1929 fu gestita da ben tre Presidenti Americani e vide la sua soluzione solo con la nuova economia (New Deal) promossa dal Presidente Franklin Delano Roosevelt, assistito dall’economista John Maynard Keynes. Gli Stati Uniti avevano bisogno di fondi per finanziare le infrastrutture e rimettere in moto il mercato interno. L’imminente secondo conflitto mondiale, permise alle industrie belliche americane di riprodurre ricchezza e di ridare vita a un’economia che stava soffrendo ormai da troppi anni. In buona sostanza, ci volle una guerra per consentire la ripresa economica americana dalla quale, successivamente, trassero beneficio anche le nazioni alleate. Ma quelli erano tempi nei quali le guerre si combattevano con i fucili, le navi e gli aerei. Se si dovesse giungere oggi a una simile soluzione, sarebbe la catastrofe. Oggi basta spingere un bottone per provocare la distruzione globale. Pertanto, scongiurando questa soluzione e ritenendo che esistano altri sistemi per affrontare e risolvere i problemi, Allianz e i suoi Agenti stanno lavorando per rendere possibile qualcosa di veramente complesso e, allo stesso modo, rivoluzionario.

Gli Agenti Partner, cioè coloro che vorranno operare esclusivamente con Allianz, avranno la possibilità di riservare, ai propri clienti, le migliori condizioni che il mercato potrà offrire. Nel caso in cui la compagnia, per scelte aziendali, non gradisse alcuni tipi di rischio, si attiverà per individuare, sul mercato nazionale ed estero, la giusta soluzione alle esigenze del proprio cliente, intermediando, tramite una Società costituita allo scopo: A.P.P. (Allianz Placement Platform), con le Compagnie specializzate in determinati tipi di rischio.

Questa politica aziendale, innovativa nel suo genere, ma perfettamente in linea con quanto Allianz fa da sempre e in tutto il mondo, continua a portare prestigiosi risultati di bilancio. Nel comparto “Danni” l’utile operativo 2012 è stato di 900 milioni di euro, solo 7 milioni in meno della Germania che in termini di premi è due volte l’Italia, e una combined ratio pari a 85%. Nel primo trimestre del 2013 Allianz S.p.A. è stata la migliore del mercato, con una crescita di ricavi del 38,5%, a oltre 3 miliardi di euro e dell’utile operativo pari al 22% che, tradotto in euro rappresenta una cifra circa 300 milioni di euro. L’auto, in questa positiva performance, è stata una componente molto importante, grazie anche all’entrata a regime del progetto Fastquote. Il progetto, lanciato nella primavera del 2012, consente al cliente di avere in pochi secondi il suo preventivo auto, tramite web o via sms con solo due dati: data di nascita e targa della mezzo. In poco più di un anno ha superato i quattro milioni e mezzo di contatti, contribuendo ad accogliere 80mila nuovi clienti che hanno avuto modo di sottoscrivere, presso le 1.500 agenzia sul territorio, le polizze di cui avevano necessità. L’imprescindibilità del ruolo dell’Agente, come professionista del settore, e come riferimento fisico con cui confrontarsi, fa sì che uno strumento informatico, per eccellenza, come può essere considerata la Fastquotazione, si tramuti in un’opportunità per gli Agenti che possono, in questo modo, avvicinare clienti ormai sempre più orientati a prediligere percorsi di acquisto non tradizionali e che, diversamente si rivolgerebbero all’algido mondo dell’informatica.

Nel primo trimestre 2013, Allianz è cresciuta del 2,6% nel comparto danni e del 65% in quello vita e finanza. Questo sta a significare che il mercato continua a premiare la professionalità e la solidità del gruppo. Allianz vanta un indice Solvency II pari al 197% (Solvency II è un parametro di valutazione patrimoniale ed economica che l’Europa impone alle compagnie di assicurazione. Il cui valore di equilibrio tecnico è pari a 100) e un Rating S&P pari a “AAA”. In un periodo come quello attuale, dove importanti Compagnie Assicurative stanno vivendo periodi bui e rischiando di portare i libri contabili in tribunale, sapere che ci sono gruppi con elevata solvibilità, non può che far piacere. Ma i risultati non nascono da soli, esclusivamente per volontà Divina. Sono quasi sempre frutto di un’attenta e professionale programmazione.

Quattro anni fa, Allianz, in controtendenza col mercato italiano ha intrapreso un cammino difficile e impopolare: quello della ricerca del tecnicismo. La crisi, che era appena iniziata, faceva prevedere scenari inquietanti e le scelte della maggior parte dei Competitors è stata quella di ridurre il costo delle polizze RCA per accaparrarsi quanta più finanza possibile. Trascurando, però, un dettaglio non trascurabile: a fronte dei premi incassati, si devono pagare i sinistri e le spese di gestione. Allianz, in decisa controtendenza, ha aumentato il costo delle polizze RCA rendendo il ramo quanto più tecnico possibile e salvaguardando, in questo modo, la solidità aziendale. Nell’ultimo anno, però, grazie alla strategia messa in atto nei tre anni passati, Allianz ha iniziato un processo di graduale riduzione dei premi livellandosi, così, su una fascia economica molto interessante che, oltre a recuperare i propri assicurati, temporaneamente emigrati per altri lidi, ne sta conquistando molti altri che, giustamente, cercano buone condizioni tariffarie, ma anche solidità aziendale. Solidità resa, per l’appunto, possibile grazie alla corretta gestione aziendale che ha portato Allianz ad avere una patrimonializzazione in grado di affrontare le eventuali perdite del momento (in soldoni, Allianz ha messo fieno in cascina nel momento in cui gli altri gestivano “atecnicamente” il proprio business). Il buon senso, la professionalità e la lungimiranza, uniti alla consapevolezza di non poter deludere le giuste attese dei clienti, hanno portato Allianz a essere uno dei più grandi gruppi assicurativi e finanziari al mondo.